Katakis/Denaris
[Rainbow Arts, 1988 - Commodore 64]


Un giorno Manfred Trenz vide R*type, capì che era cosa buona e giusta, lo prese, lo spezzò e ne salvò le idee più valide. Poi vide Darius, capì che era cosa buona e giusta, lo prese, lo spezzò e ne salvò le idee più valide. Poi s' incamminò verso Julian Eggebrecht, il capo produttore della Rainbow Arts, e gli disse che poteva farcela. Manfred puntò molto sul colore, sulla fluidità dello scrolling, sui megaboss, sull'arsenale vasto diviso fra quello della navetta e quello del Pod indistruttibile da agganciare frontalmente. Da Darius prese l'idea di potenziare separatamente sparo frontale, a ricerca e la barriera, da R*Type il Pod e qualche dettaglio.
Per quanto concerne i Boss, veramente enormi, si fece aiutare dal suo amico Andreas Escher. La difficoltà era calibrata come in tutti gli sparatutto arcade metà anni '80: altissima a livelli disumani finchè non si imparava a memoria la conformazione dello stage e l'ordine dell ondate nemiche; da lì si poteva finire il gioco con relativa tranquillità. Un titolo dalla qualità altissima, forse troppo... Questo creava non pochi problemi alla Eletronic Dreams\Activision, detentori dei diritti di convertire R*type e convinti che anche una cagata avrebbe venduto.
Fino ad allora lo sparatutto più spettacolare su C64 era Armalyte, dotato di fondale povero, solo stelle in parallasse e una tavolozza limitata da uno stile cristallino molto particolare, Katakis lo straccia di almeno una generazione, facendolo sembrare un titolo per Spectrum. Per i programmatori Activision, già Armalyte sembrava inarrivabile ma quando hanno visto Katakis hanno capito che le loro possibilità di vendita erano nulle se non con un prodotto superiore. Quindi ricorsero a vie legali, forti dell'apparente somglianza tra Katakis e R*type. Dopo Platone e Galileo, un' ennesima, inutile dimostrazione che la giustizia nei tribunali non esiste. Katakis venne ritirato dal mercato per tornarci dopo aver cambiato 2 sprites e il colore ad un fondale,col titolo Denaris,ogni riferimento non è casuale.

Presentazione: 90%

Copertina splendida, multiload veloce, schermata dei titolo molto bella.

Grafica: 95%

Splendida, coloratissima, fluida e veloce! Un pò più animazione nei Boss non avrebbe guastato.

Sonoro: 95%

Chris Huelsbeck è una garanzia, splendide musiche a triple voci con inoltre un canale per gli effetti sonori.

Giocabilità: 90%

Ostica all'inizio, si ammorbidisce con la pratica diventando divertentissimo, nonostante le collisioni non perdonino.

Longevità: 90%

13 livelli totalmente differenti tra loro di difficoltà crescente, una bella sfida!

Globale: 92%

Manfred esordisce nel mondo videoludico come una semidivinità nel programmare su C64! Uno dei migliori sparatutto esistenti per questo computer assieme ad Armalyte, Enforcer e Delta.

- Fleym

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