Ikaruga
[Treasure, 2003 - Nintendo GameCube]


"Whiskey e donne mi stanno conducendo alla pazzia"

Con queste parole inizia la splendida "Victim of Change", vittima del cambiamento, dall'album "Sad Wings of Destiny" dei Judas Priest (1976). Già, io sono una vittima del cambiamento: la cosidetta terza dimensione e gli utenti occasionali stanno distruggendo ciò che per l'hard-core gamer è la sua ragione d'esistere: i bei videogiochi, basati su un bel concept perchè all'epoca la tecnologia più di tanto non poteva. Oggi, tolta la grafica cosa resta? Se resta qualcosa è nel 99% dei casi farina dal sacco di Miyamoto, un dio in terra che per concept rivoluzionari sa sfruttare ogni nuovo hardware.
Le "Tristi Ali del Destino" ci portano nei cieli di Ikaruga, genio e sregolatezza, arte pura nella sua disarmante semplicità. Talmente semplice ed immediata da domandarsi perchè nessuno l'abbia capito prima. Insomma Ikaruga dimostra che gli ultimi 20 anni sono solo una fottutissima truffa e per fare Capolavori con la C maiuscola perfino un Vic-20 è una tecnologia troppo avveniristica.
Ormai solo i Treasure possono definirsi "Difensori della Fede", quelle fede che anima gli Eroi mentre salvano la Terra, rimasti senza nulla in cui credere dai gloriosi tempi della Radiante Pistola Argentata (non a caso il sottotitolo di Ikaruga è RS-2 (Radiant Silvergun 2?)).
Dopo Silhouette Mirage i Treasure fanno un'altra conversione, stavolta dal defunto e mai abbasta compianto Dreamcast al Cubo nintendiano, senza nessuna miglioria grafica, sonoro o di giocabilità (non si può migliorare la perfezione©) ed in più una bella classifica via internet!

Presentazione: 80%

Niente di eccezionale, istruzioni tradotte decentemente e parecchie opzioni per impostare lo schermo. Pessima copertina.
Dopo la Cabalah di Silhouette Mirage e la Genesi in Radiant Silvergun, ora i Treasure puntano sul Taoismo per are un sottofondo misticheggiante alla storia.

Grafica: 90%

Ikaruga, come il suo predecessore Radiant Silvergun si basa su spari 2D con fondali e nemici 3D. Questo permette di riempire lo schermo col fuoco nemico mentre sotto di noi Hiroshi Iuchi può sfogare la sua fantasia. Esplosioni enormi che arrivano a rallentare l'hardware.

Sonoro: 90%

Splendido! Ottimo nel creare un'atomosfera adatta alla storia e ambientazione... Begli effetti.

Giocabilità: 100%

Ispirazione divina nella sua semplicità e genialità.

Longevità: 99%

Il gioco è teoricamente semplice potendo assorbire gli spari nemici, ma in realtà è un osso duro, seppur breve, dotato di "solo" 5 stages.
Modalità per allenarsi nelle combo e altre segrete (per i più scarsi basta solo giocare 20 ore senza bisogno di finirlo) tra cui l'opzione "Prototype", dove in pratica ora i colpi sono contati ed è necessario assorbire gli spari nemici per ricaricarsi fino a 999. Possibilità di classifica on-line.

Globale: 99%

Degno seguito di Radiant Silvergun e nel pieno della tradizione Treasure privo di ogni riciclaggio dal prequel.
Ikaruga infatti è l'opposto di RS: semplicità contrapposta a complessità. Ormai nel 2005 solo i veri hard-core gamers possono accettare un titolo così privo qualsiasi compromesso a favore della Psx Generation.
Ma in fondo è questo tutto quello che chiedo: semplicità, genialità, innovazione, divertimento e sfida dura che faccia sudare i soldi spesi. Non un gioco che dura 30 ore perchè lungo ma 300 perchè longevo.

- Fleym

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