Power Drift
[Chris Butler/Activision, 1990 - Commodore 64]


Per chi non lo sapesse le "bubbles" sono un procedimento grafico pensato da un allora studente universitario di nome Yu Suzuki per espandere sprites in modo pulito e veloce, sostituendoli poi con versioni più grandi e dettagliate. Il primo gioco a usarle fu Space Harrier, seguirono poi Out Run, After burner, Hang On e il complesso e spettacolare Power Drift. Ora Suzuki usava quintali di bubbles per simulare delle piste da stunt-men piene di salti, rampe, dossi e saliscendi, insomma dei veri ottovolanti! In aggiunta 12 tipini raffinati come il petrolio che sorpassando fanno gestacci e insultano... Sembrava impossibile da convertire, quindi lo affidarono a Butler...

Presentazione: 90%

Schermate carine, carimento veloce e unico!

Grafica: 95%

La pista è un poligono, questo permette di simulare i saliscendi e le curve in modo incredibile, nonché velocissima! Quantità smodata di bubbles ai lati, gallerie incredibili e anche 4 vetture su schermo. Talvolta la grafica si ripete, ma è un difetto dell'originale.

Sonoro: 80%

Una sola musichetta per tutto il gioco ed una per il record. Effetti nella norma.

Giocabilità: 90%

Con destra-sinistra si sceglie la serie di percorsi, col tasto il personaggio evidenziato. Con su si accelera e col tasto si cambia marcia, (ma avrei preferito il contrario) ti dà la sensazione di "spingere" l'auto in avanti. Questo significa un joystick con ottime diagonali (io ne ho distrutto uno per questo gioco).

Longevità: 80%

Difficoltà nella media, 12 personaggi e 25 percorsi divisi in 5 serie. Peccato che la schermata finale sia uguale per tutti, rendendo quindi superfluo scegliere un dato personaggio.

Globale: 87%

i giochi di corse sono non sono facili da convertire, ma questo è ottimo, divertente e longevo.

- Fleym

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