Turbo Charge
[Chris Butler/System 3, 1991 - Commodore 64]


Un gruppo di terroristi irakeni ha rubato armi nucleari, che fare? Se fossimo in italia, direi una manifestazione pro "partigiani di allah" con tanto di raccolta fondi a loro favore. Per fortuna siamo in un videogioco, quindi viene fatta prima di tutto l'unica cosa sensata... Nel modo più assurdo possibile: 2 agenti inglesi a bordo d'una Lamborghini armati di tutto punto. La System 3 credeva ancora molto nel Commodore 64 e in questo progetto schierò al fianco di Chris Butler i suoi uomini migliori, come Robin Levy. Il risultato è un qualcosa d'impressionante! Solo il modo7 del Snes faceva più scena: strade che schizzano fluidissime con enormi "bubbles", almeno 2 macchine avversarie su schermo, un concentrato di divertimento e... i caricamenti peggiori del mondo: si sente che il progetto è nato per la versione su cartuccia! Non essendo una conversione può sbizzarirsi in alcune splendide idee; certo, a dirla tutta sembra pesantemente ispirato ad almeno 2 o 3 coin-op tra cui SCI, ma una volta il mano il joystick, chi se ne frega?

Presentazione: 99%

Su disco i caricamenti sono eterni; su cartuccia, istantanei, permettono di apprezzare al meglio la stupenda introduzione, piena di bellissimi effetti come le luci della Lamborghini.

Grafica: 99%

Più impressionante di Power Drift, più veloce di SCI, dettagliata come un coin-op Sega! Da vedere.

Sonoro: 90%

Molto ben fatto.

Giocabilità: 90%

Turbo Charge è un arcade puro, quindi niente inutili fronzoli tipo le marce, la forza centrifuga nelle curve, ecc. Un tasto per sparare e SU per accelerare, spazio per il turbo (ma sulla versione a cartucce che il C64GS non aveva tasti?)

Longevità: 90%

Ottima, il gioco è lungo, la difficoltà ben calibrata e la sensazione di coin-op esalta un casino!

Globale: 94%

Probabilmente il miglior gioco di Butler.

- Fleym

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