Xenogears
[Squaresoft, 1998 - Sony PlayStation]


Quando la Square annunciò che anche Xenogears sarebbe arrivato in occidente, in molti pensarono al “contentino”, oppure ad un modo atto a perseguire il principio del “batti il ferro finchè è caldo”. Parliamoci chiaro, Final Fantasy VII aveva fatto conoscere il mondo dei Jrpg a noi poveri stolti videogamers americani ed europei, abituati a picchiaduro, sparatutto e ogni sorta di giochi di guida. Riuscire a sostituire nei nostri cuori un gioco di quel calibro non sarebbe stato per nulla facile, inoltre la stessa Square volle posticipare l’uscita di Xenogears (e già che c'erano hanno preferito dimenticarsi di noi poveri europei) ed impegnarsi nella pubblicazione di Parasite Eve, decisamente più consono ai gusti occidentali (peccato sia una mezza chiavica di gioco). Ma questo connubio tra rpg e robottoni alla Gundam creava curiosità, soprattutto dopo che dall’oriente arrivarono voci dei temi trattati dalla trama, quasi blasfemi secondo molti! E vedi che sto gioco cominciava a piacere… A prima vista Xenogears è, e deve essere d’altronde, il classico gioco di ruolo inteso dai giapponesi, ovvero pupazzi con la testa grossa, musichette in loop perenne e una miriade di menù apparentemente senza senso. Da questo punto di vista nulla di nuovo sotto il sole. Peccato che i protagonisti del gioco (Fei, Elly, Citan, Bart e una decina di altri) abbiano il merito di intelaiare quella che è con tutta probabilità la miglior trama mai vista in un videogioco. Non mi dilungherò troppo nel raccontarvela, ma si comincia con Fei che vive in un tranquillo paesino ai confini dell’impero, si disinteressa bellamente della guerra che si combatte intorno a lui e passa il tempo dipingendo... Da qui una storia pazzesca, senza precedenti, un qualcosa per cui faccio fatica a trovare gli aggettivi adatti. Secondo alcuni una bestemmia continua (in effetti lo è, ma con stile), un trattato filosofico perfetto sullla follia umana, sulla manipolazione genetica, sull'introspezione personale, sull'origine della vita e sulla sua fine. Xenogears non ha rivali, in nessun campo, esce a testa alta nei confronti di qualsiasi opera umana, narrativa compresa. Avete presente Final Fantasy VII e Metal Gear Solid, ovvero due dei giochi più esaltati per la trama nella storia dei viggì? Bene, in confronto sono Pollicino e Cappuccetto Rosso.

Presentazione: 95%

Non ha senso. No, davvero! Io ho finito il gioco 5 o 6 volte, ma a parte qualche piccolo collegamento con la vicenda, la presentazione è probabilmente di un altro videogioco. Scherzi a parte, ci troviamo davanti ad un lavoro qualitativo incredibile. Alla Square hanno pensato di utilizzare disegni animati su uno sfondo in cg, così da unire l'espressività di un volto creato a mano con la tecnologia moderna, il risultato è fenomenale!

Grafica: 80%

Forse il punto più debole del gioco. Interessante l'idea di unire personaggi 2d su sfondi completamente poligonali (da ruotare liberamente!), ma gli sprites sembrano arrivare direttamente dal C64, pixel grossi come case sgranati oltre ogni limite!!! Ottimi invece i modelli poligonali dei Gears.

Sonoro: 85%

Niente di più niente di meno da quello che avete visto in Final Fantasy 7. Ovvero midi in loop continuo, alcuni totalmente anonimi, altri da ricordare finchè vivrete (come lo stupendo Theme che fa da colonna sonora allo scontro finale). Nel complesso fa il suo degno lavoro e stupisce in pochi ma decisivi casi.

Giocabilità: 90%

Se non avete mai provato un jrpg (ma suvvia, chi non lo ha fatto?) non ci capirete niente e, abituati a smanettare come folli sui vostri pad, vi stuferete subito. Ma un gioco di ruolo è questo, una partenza lentissima per poi imparare ancora più lentamente, inglobare le regole del gioco ed immedesimarsi nell'eroe di turno, fino a raggiungere una perfetta fusione con i comandi che diverranno improvvisamente semplicissimi e quasi scontati.

Longevità: 99%

Beh, probabilmente una volta finito non avrete più la minima intenzione di ricominciarlo, anche perchè vi farà male la testa e avrete voglia di parlarne con chiunque per confrontare opinioni al riguardo... ma provate a finirlo!!! Io di jrpg ne ho portati a termine una tonnellata, ma lunghi come Xenogears... la prima volta ho impiegato 70 ore senza perdere troppo tempo in chiacchiere, la seconda volta, alla ricerca di tutti i segretucci che come al solito la Squaresoft ha gettato nella mischia, ho superato senza alcun dubbio le 100 ore.

Globale: 95%

Se vi piace il genere e adorate le belle storie, buttate pure la vostra vita ed alzate il voto a 100%. Su qualsiasi console non esiste nulla del genere, come pochi altri prodotti nel genere videoludico (lasciatemi citare il mai troppo esaltato Final Fantasy 7 e il commovente Ocarina of Time), Xenogears fugge, e di parecchio, alla definizione di videogioco. E allora perchè solo 95%? Perchè per prima cosa non a tutti piacciono i giochi di ruolo alla giapponese, ed in questo caso potete abbassare il voto di una 70ina di punti; in secondo luogo ci sono delle mancanze clamorose, ad esempio lo scarso bilanciamento tra fasi esplorative e narrative (nella seconda parte del secondo cd al posto il player 1 si può benissimo sostituire un dito che schiaccia un tasto per far scorrere i fumetti), oppure la pesantezza intrinseca del gioco. Per questo forse, e dico FORSE, Final Fantasy 7 resta il miglior rappresentante di tutto un genere, ma è innegabile che Xenogears abbia scritto una delle più belle pagine nella storia dei videogiochi.

- Cid Highwind

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