Il cellu-cane
[Maggio - Ottobre 2004]

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Il cellu-cane non si presenta molto bene, con un titolo così, ma, sul momento non mi è venuto niente di meglio quindi vogliate scusarmi.
Questa è una storia "miracolata": credevo non sarebbe mai stata completata, ed invece eccola qui. Com'è nata? Diciamo "su commissione": la direttrice della Scuola del Fumetto di Pescara, nel Maggio 2004, era stata contattata da una casa editrice che stava progettando una nuova serie e stava cercando disegnatrici; Alba ha ordinato a Chiara, Federica Di Tizio (vedi archivio fotografico) e Barbara Petrecca di disegnare delle prove dei personaggi. Giusto per farli muovere un po', ha chiesto a me di scrivere una breve storia per l'occasione.
E io ho eseguito, scrivendo quello che avete sotto gli occhi. La vicenda in effetti è un po' stupida, ma dato il target anagraficamente basso (13-15 anni) non mi sono potuto esibire in situazioni insensate, citazioni colte e sopratutto non ho potuto far morire nessuno. La storia vera e propria l'ho scritta in una mezz'oretta, ci ho messo un giorno per scrivere la sceneggiatura con Word per le disegnatrici e ci sono voluti quasi sei mesi prima che Chiara mi consegnasse queste tre tavole a matita... Federica ha rinunciato all'impresa, e Barbara se la sta prendendo con *molta* calma, trovandosi ancora a metà della seconda tavola.
Inizialmente la data di consegna era fissata entro la fine di Giugno, ma nessuna delle tre ha finito in tempo, e con il passare dei mesi ho rinunciato all'idea di vedere questa roba completata. All'improvviso, verso metà Ottobre, Chiara ha riesumato le tavole, le ha rifatte da capo (in realtà una prima versione era già pronta a Luglio, ma era stata scartata quasi subito) e me la ha date perché facessi il lettering. E qui veniamo alla questione esteticamente spinosa, cioé devo spiegare perché si vede male... Chiara ha usato dei fogli semiruvidi molto porosi, ha fatto solo le matite perché la casa editrice aveva espressamente richiesto dei disegni non inchiostrati, con il risultato che non si vede bene quasi nulla né in fotocopia, tanto meno con lo scanner. Ho lavorato a lungo col Paint Shop Pro per cercare di tirare fuori qualcosa di leggibile, aumentando di molto il contrasto, ma il risultato comunque non è molto soddisfacente... peccato perché non rende giustizia alla bontà dei disegni (sebbene facciano parte della"fase Witch", ovvero quella in cui Chiara si trova attualmente, cambio stilistico che io non condivido, ma tant'è), se caso mai dovessero essere inchiostrati in futuro li metterò al posto di questi. Buona lettura.

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© 2004 Vasco Serafini & Chiara Colagrande. Tutti i diritti riservati.