The dig
[20-27 Giugno 2004]

#1

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Una delle mie attività preferite è disgustare i lettori delle mie storie. Mi era quindi venuta in mente una storia, Colla, il cui scopo era suscitare il ribrezzo grazie alla sua dose di caccole su carta. La serie è proseguita con Sassi, e avrei voluto scriverne un'altra, ma non avevo idee molto chiare al riguardo. Mi è corso (involontariamente) in aiuto Roberto Ragone, scrittore horror part-time per il cui primo libro, Dreams, ho persino scritto la prefazione, cose da pazzi. Orbene, tra una chiacchera e un'altra, nel Giugno 2004 gli ho chiesto di "regalarmi" una sua sceneggiatura che da poter "riciclare" per un fumetto. Ho ricevuto così una copia di Pompelmo meccanico, cortometraggio ad episodi mai realizzato, che però non sapevo come sfruttare appunto per la sua struttura (non sono un grande fan delle storie a episodi, a dire il vero).
Ho deciso così di leggere le singole scene e vedere di estrapolarne eventualmente una per farci su una storia breve. Ed ecco che salta fuori The dig, il cui titolo (tr. it. Lo scavo) ovviamente ironicamente rimanda all'attività del protagonista - che nel film si chiamava "Baffo d'Oro" - lungo tutta la vicenda, prendendo a prestito il titolo di una canzone dei NOFX, da sempre uno dei miei gruppi preferiti.

A livello di disegni si tratta di un grande passo in avanti per me, essendo il risultato di uno sforzo stilistico alla ricerca di corpi che non fossero i soliti microfoni antropomorfi alla Enrico. In questo mi è stato d'aiuto Roberto Battestini, che mi ha dato una grossa mano per l'impostazione dei capelli e i riflessi sugli stessi, e soprattutto sono debitore verso Fabrizio Di Nicola, che ha corretto la micidiale (per me) prospettiva dall'alto della prima vignetta.

The dig apriva il numero 1 della prematuramente defunta fanzine Z - Dove l'intelligenza va a morire.

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© 2004 Vasco Serafini. Tutti i diritti riservati.