Vasco Serafini
Ma chi è costui?

Ai & Vaz


Nasco in quel di Atri (TE) alle 15.45 del 12/01/1977, giusto per respirare l'aria di collina; dopo qualche giorno sono di ritorno a Pescara, dove risiedo tuttora. I miei primi due anni di vita scorrono tranquilli con trenini, pupazzi e tende da indiani, finché non imparo a leggere e mi capitano sottomano in giro per casa dei libri cartonati dei Peanuts e un paio di Braccio di Ferro (e, quando l'altezza mi ha consentito di raggiungere l'impervio scaffale dov'era nascosto, anche la prima edizione di Fritz il Gatto).

Trascorro quindi alcuni anni scopiazzando allegramente Snoopy e Woodstock e qualche papero Disney, finché nel 1987 la lettura del Casablanca con Topolino disegnato da Giorgio Cavazzano mi spinge a scrivere e disegnare la mia prima storia, Joe's Bar. Non male, una storia di una ventina di tavole per un bambino di dieci anni. Ormai la via è segnata e nascono i miei primi personaggi fissi, I super 3, esseri di natura inqualificabile che scorrazzano sui miei bloc notes fino all'inizio degli anni 90, quando insieme a due compagni di liceo creo il gruppo di malandati supereroi The Knife Team, scrivendo circa dieci storie per un totale di oltre 200 tavole (!).
Finito il liceo nel 1995 rimango senza spunti - il Knife Team era di, con e sui miei compagni di classe - e allento un po' il ritmo, dedicandomi alla musica e militando in diversi gruppi punk rock; ciò fino al 1999, anno in cui decido di riprendere carta e tratto-pen scrivendo quello che sarebbe diventato il primo episodio di una serie che continua tuttora: Il mio amico Enrico: Sì, viaggiare... partecipa alla prima edizione del concorso "Andrea Pazienza & Pino Zac", sfoggiando uno stile talmente minimalista da lasciare di stucco il presidente della giuria, Tanino Liberatore, che giustamente non lo ritiene degno di vincere alcunché.
Nonostante la delusione non mi dò per vinto e partecipo, sei mesi dopo, alla prima Estemporanea del Fumetto tenutasi a Pescara nell'ambito della manifestazione "Il...ludiamoci" organizzata dall'ARCI Nova e dall'allora Scuola Romana del Fumetto (ora Scuola del Fumetto di Pescara: www.scuoladelfumetto.net). Lo stile è grosso modo quello di Enrico, ma il presidente della giuria, Bruno Brindisi, uomo evidentemente molto caritatevole, crede che Incontri ravvicinati del III° tipo (scritto, matitato ed inchiostrato in sole cinque ore) non sia da buttar via, concedendomi il secondo posto e soprattutto facendomi vincere un buono da centomila lire che spendo integralmente il giorno seguente da Feltrinelli. L'idea di iscrivermi ad una scuola di fumetto inizia a stuzzicarmi, ma la cronica mancanza di fondi mi costringe ad abbandonare il proposito. Continuo saltuariamente a disegnare fesserie finché nel 2002 un lavoro fisso mi permette di iscrivermi finalmente alla Scuola del Fumetto... ed è l'inizio della valanga.

Subito mieto una vittima, Chiara Colagrande che, per motivi che non riesco ancora oggi a spiegarmi, accetta di collaborare insieme a me, dando vita ad un sodalizio artistico che prosegue tuttora, dividendoci i compiti - io scrivo, lei disegna - e riuscendo a piazzare subito la nostra prima "creatura": 3x0 appare nel Novembre 2003 sul numero 9 della fanzine FaMe!, prima di una serie di storie pubblicate su fanzine e riviste locali. La mia attività "solista" prosegue imperterrita, e nell'Agosto 2003 mi classifico secondo - ancora - all'Estemporanea del Fumetto organizzata da Roberto Battestini durante una mostra dedicata a Lupo Alberto con la storia Chiare, fresche e dolci acque....
Poco dopo inizio l'attività come vignettista domenicale, insieme a Fabrizio Di Nicola, per l'edizione abruzzese del quotidiano "Il Tempo", e contemporaneamente pubblico una strip settimanale, Life thru a lens, sempre sullo stesso giornale. Conclusa questa esperienza in modo abbastanza traumatico, con un compenso di zero euro, alcune censure e una denuncia da parte del sindaco di Pescara schivata per un pelo per una vignetta al vetriolo, mi dedico esclusivamente a storie demenziali in tavole autoconclusive. Il materiale prodotto è talmente tanto che nel Maggio 2004 dedico di creare una fanzione apposita, Z - Dove l'intelligenza va a morire, il cui numero zero esce il mese successivo con una tiratura di circa 200 copie, con cinque storie scritte da me e disegnate, oltre che dal sottoscritto,da Fabrizio Di Nicola e Chiara Colagrande.
L'esperimento per ora non ha avuto seguito, in compenso ho deciso di (ri)aprire un sito internet dove pubblicare tutto quello che ho fatto nel corso degli anni, Vaz Comics. Sempre tramite internet ho modo di conoscere nuovi giovani autori: recentissima la collaborazione con Pietro Giordani, curatore di Online Comics (www.onlinecomics.altervista.org), su testi del quale ho iniziato da poco la strip Il venditore, e altre seguiranno prima o poi.

Dall'Agosto 2004 curo una pagina fissa sul quindicinale gratuito Giorno&Notte, distribuito nella zona di Pescara, dove pubblico per lo più materiale inedito, avvalendomi saltuariamente di collaborazioni esterne. Dal 13 Dicembre 2004 al 16 Gennaio 2005 ho pubblicato tutti i giorni, sul sito Il fu Mr. Plunkink, la serie a strisce Lo spazzolino del mago Zurlì, co-sceneggiata insieme ad Alessandro Alecci.

..continua...

Pubblicazioni:

- Un albero, una casa (scritto con Maurizio Giosia, 1990 - Calendario AGESCI 1990)
- Mars attacks! (scritto con Marco Antonini, 1997 - Sottotraccia)
- 3x0 (disegni di Chiara Colagrande, 2003 - FaMe! COmicz! n. 9)
- In punta di matita (rubrica domenicale de Il Tempo, disegni di Fabrizio Di Nicola, 2003)
- Life thru a lens (2003, Il Tempo)
- Z - Dove l'intelligenza va a morire (2004) - Lo scendiletto del mago Zurlì (2004, Giorno&Notte / CartaIgienicaWeb n. 57)
- Apnea (2004, Giorno&Notte)
- Lisa (2004, Giorno&Notte)
- The dig (2004, Giorno&Notte)
- Comic crisis! (2004, Giorno&Notte)
- L'essenza dell'universo (2004, Giorno&Notte)
- La conversazione (2004, Giorno&Notte)
- Regalo di Natale (2004, Giorno&Notte)


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