Raiden
[Seibu Kaihatsu, 1990]




Per la setta degli Hardcoregamer Raiden è una ragione di vita, nonché simbolo del secondo dogma di fede: "Ogni legge della fisica che limita il divertimento, deve essere ignorata".
In Raiden, una spinta costante genera una velocità costante sia su un pianeta che nel vuoto spaziale; nello spazio i rumori delle esplosioni si trasmettono ancora meglio perché non c'è l'aria a trattenerli; inerzia, forza centripeta\centrifuga non influiscono minimamente la traiettoria dei proiettili; sia che volino o striscino i nemici sono sempre alla stessa altezza, ecc.
Probabilmente il miglior coin-op del genere mai realizzato. Meccanica semplice ma immediata, bella grafica, giocabilità immensa, due giocatori, difficoltà perfettemente calibrata, arsenale esaltante. Due soli tipi di sparo, concentrato e aperto; missili a ricerca o distruttivi. Raiden è l'unica ragione sensata per farsi venire una tendinite all'indice destro e al polso sinistro. Raiden è unico, immenso, splendido.
Raiden segna un'era: la sua. La massima evoluzione di semplicità ed immediatezza; di senso di gioco "affrontabile" e non impossibile (vedi Radiant Silvergun o Truxton 2) dove i nemici mirano e non ricorrono alla pioggia di proiettili.

Grafica: 99%

Uno stile particolare, unico ed innovativo, fluidissimo e ben animato. Rarissimi e sporadici rallentamenti nei momenti di caso pieni di spari.

Sonoro: 90%

Ottimi effetti sonori e belle musiche.

Giocabilità: 100%

Un concentrato di giocabilità, divertimento, sfida, semplicità ed immediatezza tutt'ora insuperato (neanche dai seguiti). Splendida opzione due giocatori con possibilità di collaborare (infatti colpendosi, si generano delle potentissime scintille).

Longevità: 99%

Difficoltà perfettamente calibrata per livelli, numerosi bonus nascosti.

Globale: 99%

Paradigma dello sparatutto verticale.

- Fleym

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