Arbalester
[Seta, 1989]


Arbalester (C) 1989 Seta

Grafica: 45%

Mortalmente ripetetitiva. Sette livelli su nove sono ambientati in mare, per cui lo sfondo è costituito necessariamente da acqua; il monotono spettacolo è interrotto da qualche minuscola isola e dalle basi in cui il giocatore atterra al termine di ogni livello. Carino il design dell'aereo protagonista (che a dire il vero a me ricorda quelli visti nell'anime della Gainax Le ali di Honneamise, di un paio d'anni prima), assolutamente sciatta la caratterizzazione dei nemici e a dir poco penose le esplosioni. Certo che i graphic designer, i signori Nakabayshi e Yamada, non si sono sforzati più di tanto per rendere questo gioco visivamente appetibile; la grafica non si fa ricordare per nessun particolare simpatico (a parte la strana espressione dell'ultimo boss), le animazioni strabilianti o il parallasse.

Sonoro: 40%

Come per la grafica, il mio giudizio nei confronti del sonoro non è certo favorevole, anzi, forse ancora più negativo. Il MAME non lo emula perfettamente, ma la cosa non è poi così grave, vista la sua pochezza. La musica di sottofondo si ripete ossessivamente per tutto il gioco (cambia soltanto durante lo scontro con il simil-B-52 e il boss finale), la qualità degli effetti sonori è pessima per cui vi consiglio caldamente di usare l'opzione -nosound e ascoltare il vostro CD preferito mentre giocate.

Giocabilità: 50%

L'impianto di gioco segue il cliché dello sparatutto, con nemici di abbattere, power-up da raccogliere e nessuna idea del perché di questo massacro, data l'assenza assoluta di uno straccio di trama. L'aspetto assolutamente anonimo non invoglia certo a giocare e con tutti gli shooters a disposizione nel parco titoli del MAME, Arbalester non è certo un titolo che brilla di luce propria.

Longevità: 50%

Nove livelli di stanca azione vi attendono, sempre che abbiate la voglia di arrivare fino in fondo (nel qual caso di attende l'oscena sequenza finale, che tra l'altro potete vedere qui). La difficoltà non raggiunge livelli impossibili, anzi, una volta ottenuta la massima potenza di fuoco il gioco diventa facilissimo, poiché vi basteranno pochi colpi per distruggere qualsiasi cosa (io infatti in sala giochi l'ho finito alla terza partita, senza perdere neanche una vita) e portare a termine la missione.

Globale: 45%

Uno shoot 'em up con molta infamia e nessuna lode, anonimo e sciatto, che dimenticherete 25 secondi dopo averlo finito, ovvero dopo un paio di partite. Grafica scarna, sonoro da funerale, longevità ben sotto la media, niente bonus segreti (che almeno avrebbero dato un minimo di incentivo)... non siamo ai livelli della Dooyong, ma poco ci manca! Davvero una brutta caduta per la Seta, soprattutto dopo due giochi niente male come Thundercade (1987) e Twin Eagle (1988). Io vi consiglio di non perdere tempo a scaricare la rom, ci sono sparatutto con aeroplani molto migliori di questo emulati dal MAME. Volete una dritta? Procuratevi Flying Shark e Fighting Hawk.

- Vaz

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